Caffetteria 19 Dicembre 2007 / 10 Gennaio 2008
Pittura intercambiabile? Come altro definire i quadri che Fernando Moretti, 42 anni, espone come debutto nell'arte, nella caffetteria del Chiostro del Bramante. Ogni quadro composto di più immagini che si possono spostare in vario modo, come si fa con le tessere mobili del gioco del Quindici. Il risultato in fondo non cambia. E nemmeno il messaggio. Moretti ci parla del terrorismo, della guerra, del denaro e altri incubi del mondo di oggi, isolandone le icone come feticci.
di Danilo Maestosi
Il Messaggero - mercoledì 16 gennaio 2008 - Spettacolo & Cultura - Tutta Roma - pag:49
Schivo e decisamente poco disposto ai riflettori e allo stesso tempo capace di esprimere l’arte non più come semplice visione, ma come messaggio universale. Un tratto moderno quello che segna le opere di Fernando Moretti, ma allo stesso tempo una sottile introspezione dell’animo che dagli eventi del mondo trae intense sensazioni, vivide emozioni e sogni comuni.
La maturità artistica di Fernando Moretti ha trovato in 2008 una stella favorevole: per un esordio arrivato dopo tanti anni di silenzio e di lavori realizzati in uno scrigno di esistenza privata condivisa con pochi intimi amici Fernando ha toccato il successo da una location particolare e speciale. Sono gli ultimi giorni questi della mostra che l’artista, residente a Supino, ha avuto l’occasione di allestire nel Chiostro del Bramante a Roma. La Caffetteria del Bramante ha ospitato le opere di Moretti dallo scorso 19 dicembre e il successo del pubblico della Capitale ha confermato quello che ancora in pochi sapevano: il fascino di un’arte in cui chi guarda è parte attiva dell’opera. Il tripudio è arrivato in pochi giorni dall’apertura dell’esposizione ed è stato confermato dalla proroga che Fernando Moretti ha ottenuto dalla direzione della galleria che ospiterà l’artista fino al prossimo 9 febbraio.
In questi giorni di inizio d’anno quelle opere movibili rivoluzionarie, esplosioni di colori hanno arricchito il Chiostro del Bramante, hanno “parlato” alle migliaia di visitatori che si sono rivolti a Fernando Moretti in una “corrispondenza” dei sensi che va oltre il semplice sguardo. Autore e spettatore che riescono a muoversi in un un’unica e rara dimensione, quella dell’arte come chiave universale del linguaggio umano.
di M. L. L.
La Provincia - lunedì 4 febbraio 2008 - Spettacolo & Cultura - pag:58/59